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Cibriers, i bottai

Cibriers, i bottaiLe piccole botti erano un tempo contenitori utilissimi
del cibo conservato, indispensabil i ad esempio
per i venditori di acciughe della Valle Maira che
vi conservavano le acciughe sotto sale. I bottai, cibriers, costruivano però anche tini, mastell i, zangole,
torchi. Essi in autunno si muovevano soprattutto
nei cascinali delle Langhe, nel Monferrato,
nel Monregalese a costruire tini in legno di roverella
e gelso in cui fermentavano vini come il Dolcetto, il Barbaresco, il Barbera. Il mestiere del bottaio
era diffuso in molti luoghi ma in forma itinerante veniva praticato dagli abitanti di Albaretto, Celle
e Marmora. A volte partivano con un carretto per trasportare gli attrezzi da lavoro, che consistevano
in una panca su cui sedersi a cavalcioni per piallare le assi, la pialla, inserita nella struttura
della panca, vari tipi di coltelli, la sega a telaio e ferro a nastro per le cerchiature.
Le assi piallate e curvate venivano infatti tenute assieme da strisce di metallo dette molhetas
a cui veniva data forma circolare. Poiché gli oggetti erano destinati a contenere cibi o bevande
che non dovevano venire a contatto con il ferro, le strisce erano fissate da chiodi, brochetas,
ribattuti dall'interno. Alcuni bottai emigrarono stagionalmente anche in Francia.

Bibliografia:
Guida "Val Maira" - +eventi

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